Tre domande a… Giacomo Fumagalli, di Tablet PC Universitario

Giacomo Fumagalli, webmaster del blog il Tablet PC Universitario, ha recentemente lanciato un nuovo blog dedicato all’uso dei Tablet PC un ambito universitario.

Giacomo Davide Fumagalli è “dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche”, studente della facoltà di Psicologia (laurea specialistica) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, appassionato di Tablet PC e fiero possessore e utilizzatore di un magnifico HP-Compaq TC1100.

Dal 2007 il suo blog il Tablet PC Italico pubblica notize, articoli e recensioni sui Tablet PC e recentemente ne ha lanciato uno dedicato ad uno uso accademico, prendendo come spunto le sue esperienze con un HP tc1100.

1. Quale Tablet PC usi e in che modo ha cambiato il tuo approccio allo studio?

Allora, io uso un HP tc1100, uno dei migliori Tablet PC mai costruiti e sicuramente quello con alle spalle il miglior progetto (peraltro ancora migliorabile, i suoi difettucci li ha). Purtroppo inizia ad essere un po’ datato e penso proprio che tra un anno, dovendo finalmente iniziare la carriera lavorativa di Psicologo della Tutela, dovrò cercare un modello degno di stare al suo fianco sulla mia scrivania.

Il Tablet PC in sé stesso non ha cambiato nulla nel mio approccio allo studio: quello che ha cambiato il mio modo di studiare è stata l’accoppiata tra il tc1100 e Microsoft Office 2007. Mi spiego: il Tablet PC di per sé non è nulla di particolare: è un portatile, un portatile che permette l’interazione con la penna o, in alcuni modelli, con le dita. Ma questa funzionalità non serve a nulla se non è supportata da un buon programma, ed il pacchetto Microsoft Office 2007 è lo strumento che offre ad un Tablet PC le vere funzionalità tablet.

Quando usavo il mio vecchio Dell Latitude CPt prendevo appunti a mano a lezione su carta e usavo il portatile per crearmi una struttura, magari ricopiando gli appunti a computer o schematizzando e riassumendo i libri con Microsoft Word. Adesso prendo appunti a mano e uso il Tablet PC per crearmi una struttura e per schematizzare e riassumere libri. Lo faccio però in modo diverso: gli appunti li prendo a mano sullo schermo, grazie al digitalizzatore WACOM integrato nel mio Tablet PC che mi permette di prendere appunti con una velocità e qualità pari o superiore alla “penna su carta” (vedi esempi), ma grazie ad OneNote 2007 questi appunti si integrano automaticamente in una struttura a rete nel momento stesso in cui li scrivo. Mentre a lezioni prendo delle note, usando la tastiera o l’inchiostro digitale, queste note diventano automaticamente parte integrante di una struttura composta da tutti gli appunti, gli schemi ed i riassunti dei libri che ho preso e creato negli ultimi due anni permettendomi di richiamare e radunare in pochi secondi tutti gli appunti, schemi e riassunti che parlano di un determinato argomento o che contengono una data parola. Insomma, OneNote 2007 mi permette di organizzare automaticamente tutto il mio studio e di rendere il mio percorso di studio non un semplice ammucchiarsi di esami ma un qualcosa di globale, il che è un enorme vantaggio anche a livello di professionalità futura in quanto uno studio “a compartimenti stagni” crea solo degli stupidi nozionisti che non sono capaci davanti ad una qualche difficoltà di trovare soluzioni creative e multidisciplinari.

Ad OneNote si affianca poi Microsoft Office Outlook 2007 (meraviglioso programma che mi permette di scrivere e-mail in inchiostro digitale ma soprattutto di organizzare la mia giornata, i miei impegni, le mie lezioni ed i miei contatti in un modo unico e di averli sott’occhio costantemente anche a tablet spento grazie alla funzionalità HP QuickLook) ed il resto dei programmi Office, che con le funzionalità di revisione a penna diventano decisamente qualcosa di superiore.

2. I Docenti Italiani usano Tablet PC? In che modo?

Nella stragrande maggioranza dei casi, no. Come in tutti gli ambienti, anche in quello universitario il Tablet PC è uno sconosciuto. Esistono però alcune rarissime eccezioni, principalmente presso l’Università di Pisa ed il Politecnico di Milano. La maggior parte di questi docenti usano il Tablet PC collegato al proiettore come lavagna durante le lezioni, anche se non tutti: ho infatti notizia di alcuni professori che possiedono Tablet PC ma che non li usano a lezione. Se alcuni docenti si fermano ad un utilizzo base di lavagna digitale bisogna dire che altri, molto più rari, rendono disponibili documenti PDF agli studenti dopo le lezioni, mentre una manciata di temerari innovatori registrano la lezione con programmi appositi e rendono disponibili i video agli studenti. Proprio in questi giorni sto intervistando dei docenti dell’Università di Pisa relativamente al loro modo di utilizzare Tablet PC a lezione e sto “collaborando” con dei docenti dell’Università Bocconi per aiutarli all’inizio della loro avventura con i Tablet PC; quindi se seguite i miei due blog “il Tablet PC Italico” e “il Tablet PC Universitario” potrete presto avere notizie dettagliate sull’argomento.

Penso comunque che il principale fattore bloccante per la diffusione dei Tablet PC tra i docenti, in particolare tra i ricercatori che essendo i più giovani possono essere quelli che meglio possono sfruttare ed inserire questa tecnologia nelle università, sia il prezzo. Come ha detto un mio docente, un normale portatile “entry-level” viene fornito alle università a 400 euro, mentre un Tablet PC non costa meno di 1400 euro: se per materie matematiche un tablet può fare la differenza, per la maggior parte degli insegnamenti un Tablet PC non vale la spesa. Se poi società leader come HP non sono in grado di rispondere alle richieste di quei pochi docenti che vorrebbero acquistare i loro prodotti (vedi TPCU), si vede come la strada sia tutta in salita.

3. Recentemente hai lanciato un nuovo blog chiamato il “Tablet PC Universitario”. Ti va di raccontarci qualcosa in merito?

Più o meno un mese fa ho raddoppiato il mio blog, creando uno secondo sito; l’idea base era quella di creare una versione italiana di “Student Tablet PC”, ottimo sito americano che è stato il mio principale sostegno nel diventare uno studente con il Tablet PC. Le motivazioni di questo raddoppio sono molteplici.

Innanzitutto volevo radunare in bella vista tutti i contenuti che interessano in modo prevalente studenti e docenti: il Tablet PC Italico esiste ormai da poco più di un anno e da allora ho scritto quasi 500 articoli, il che significa che certi contenuti più datati vengono persi nel mucchio. Essendo poi che il Tablet PC Italico ha ormai quasi 2000 visitatori abituali volevo fornire una “zona protetta” per le discussioni e le domande dei moltissimi studenti che mi seguono e che mi chiedono aiuto e consigli. Per ultima cosa volevo anche analizzare ed osservare in modo dettagliato le modalità di utilizzo dei Tablet PC da parte dei docenti, proponendomi come collegamento tra i pochi che utilizzano già questi strumenti e come primo riferimento ed aiuto per quelli che vogliono iniziare non conoscendo l’argomento. Devo dire che sotto quest’ultimo aspetto il successo è stato strepitoso. Da dire anche che mi soddisfa molto l’essere riuscito a creare un secondo sito che non toglie articoli e visitatori al primo, in quanto per ogni articolo di TPCU c’è un breve riassunto su il Tablet PC Italico che rimanda all’articolo principale.

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