Panasonic ToughPad FZ-G1, recensione completa

IL DIGITALIZZATORE

Come la maggior parte dei Tablet PC di Panasonic, anche il ToughPad FZ-G1 utilizza la tecnologia elettromagnetica di Wacom e, in particolare, utilizza un digitalizzatore passivo/capacitivo Wacom Feel, formato da due pannelli: uno posto sotto lo schermo LCD che crea il campo elettromagnetico necessario a caricare la penna – e che riceve i segnali che la penna stessa rimanda indietro; un secondo, capacitivo, posto sopra il pannello LCD e capace di riconoscere la presenza di un massimo di dieci dita.

La penna viene riconosciuta al semplice avvicinarsi allo schermo fin da circa 5 millimetri, disattivando automaticamente la sensibilità al tocco e quindi permettendo all’utente di scrivere con il polso appoggiato sullo schermo; il tocco viene poi riattivato automaticamente all’allontanarsi della penna. È comunque possibile disattivare totalmente il tocco mediante l’applicazione Dashboard.

Nel momento in cui la penna si avvicina e viene riconosciuta, il cursore del mouse si trasforma da freccia a puntino, permettendo all’utente di comprendere la posizione del cursore stesso quando si opera il cosiddetto hoovering, ovvero lo spostamento del cursore sullo schermo senza selezionare oggetti. Se la punta della penna tocca lo schermo, avviene invece il “clic sinistro”, per cui lo stilo sostituisce in modo completo il mouse.

Si tratta di una tecnologia rodata di cui c’è poco da dire, capace di offrire all’utente le più avanzate funzionalità Windows Touch così come la miglior precisione e sensibilità alla pressione (1024 livelli) per quanto riguarda la penna.

Come la quasi totalità dei Tablet PC con digitalizzatore Wacom anche il Panasonic ToughPad FZ-G1 soffre della perdita di precisione nel centimetro intorno ai bordi: si tratta di una caratteristica della tecnologia che viene mascherata solo se il produttore sceglie di usare pannelli più grossi dello schermo.

LA PENNA

Nel ToughPad FZ-G1 Panasonic ha scelto di utilizzare una penna abbastanza mediocre. Prodotta in plastica e particolarmente leggera, al tatto non riesce a fornire una qualche sensazione di resistenza – anche se, ai test, non ha mai mostrato alcuna mancanza sotto questo aspetto.

Particolarmente corta, la penna è dotata di un solo pulsante laterale ed è priva di gomma – di fatto di tratta di una versione accorciata della penna presente in altri dispositivi Panasonic. La mancanza della gomma posteriore e di un secondo pulsante laterale dotato di questa funzione potrebbe creare problemi in alcune applicazioni che non dispongono di uno strumento dedicato a cancellare le annotazioni.

La penna trova alloggiamento all’interno del Tablet PC, in un incavo dedicato. L’incavo occupa la quasi totalità di uno dei due lati corti del ToughPad e risulta essere abbastanza comodo e perfetto per gli utenti mancini.

VOTO PARZIALE: 8/10. Il Panasonic ToughPad FZ-G1 usa un normale digitalizzatore Wacom, perfettamente funzionale e privo di problematiche. La scelta di una penna dotata di un solo pulsante laterale e niente gomma lascia però un po’ perplessi.

SCHERMO

Lo schermo è il punto forte del Panasonic ToughPad FZ-G1 e mostra bene come Panasonic, a differenza di altre marche, faccia attenzione alle esigenze di chi il Tablet PC lo usa – non di chi lo guarda.

Sul Tablet PC Panasonic ha montato un pannello da 10,1 pollici in formato 16:10 e risoluzione 1920×1200 pixel – un formato abbastanza insolito visto per la prima volta con il Kupa UltraNote e ora molto sfruttato anche da HP. Considerati i miglioramenti introdotti da Microsoft con Windows 8.1 si può dire che si tratta della migliore risoluzione disponibile (se si escludono quelle per gli schermi in 4:3) per i dispositivi da 10 e 11 pollici in quanto non estrema e sufficientemente abbondante per fornire uno spazio di lavoro confortevole.

Il formato 16:10, su questa diagonale di schermo, riesce a fare la differenza e in un confronto diretto con il Surface Pro il Panasonic ToughPad FZ-G1 risulta essere estremamente superiore e perfettamente utilizzabile in orientamento verticale; una differenza abissale rispetto al Surface Pro risiede anche nella presenza di un pannello opaco e quindi sempre perfettamente visibile, cosa che manca completamente al Tablet PC di Microsoft.

La visibilità è perfetta in ogni direzione, senza modifiche ai colori anche da angolazioni estreme; di fatto lo schermo è perfetto e l’unico possibile difetto riscontrabile in esso risiede nel bordo: al fine di garantire la resistenza ai graffi Panasonic ha creato un leggero rialzo nel bordo, in modo che se si appoggia il ToughPad FZ-G1 su una superficie piana con lo schermo rivolto verso il basso, questo non tocca la superficie.

Il bordo rialzato risulta essere però un po’ troppo vicino allo spazio di lavoro, creando in modo non troppo frequente la necessità di ripetere i gesti “dal bordo” di Windows 8.

Ottima, se non addirittura perfetta, la visibilità in esterni anche con il sole diretto che colpisce lo schermo: il pannello opaco e antiriflesso, unito ad una retroilluminazione a 850 NITS, garantisce una usabilità in ogni condizione.

VOTO PARZIALE: 9/10. Superiore alla quasi totalità dei pannelli presenti nei Tablet PC attualmente in commercio grazie alla combinazione di finitura opaca e alta risoluzione in 16:10, lo schermo del Panasonic ToughPad potrebbe essere migliore solo se fosse in formato 4:3.

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