Panasonic ToughPad FZ-M1 Mk1, recensione completa

STRUTTURA ED ESTETICA

Come ogni dispositivo Panasonic, anche il ToughPad FZ-M1 è un Tablet PC che si riconosce all’istante per via della spessa scocca in lega di magnesio ed elastomero. A differenza di molti altri ToughPad, come ad esempio il ToughPad FZ-G1 (leggi la recensione completa) il ToughPad FZ-M1, nella configurazione qui testata, abbandona però molto del magnesio esterno, ritrovandosi una estetica prevalentemente plastica e nera. Questo in quanto la parte superiore del Tablet PC è dominata dalla connettività aumentata rispetto alle configurazioni base.

Le dimensioni sono abbastanza compatte anche se siamo ovviamente davanti ad un dispositivo molto più grosso della media, in particolare per quanto riguarda lo spessore. Pensato per resistere a cadute da un metro e mezzo, il Panasonic ToughPad FZ-M1 è spesso 18 millimetri con – nella configurazione testata – un modulo alto un centimetro contenente una porta RJ45 Gigabit LAN a piene dimensioni e una batteria tampone che permette la sostituzione della batteria principale a PC acceso.

Se confrontato con un normale Tablet PC o UMPC con schermo da sette pollici, il ToughPad FZ-M1 non risulta essere solo più spesso, ma anche molto più grosso in generale – questo in quanto i bordi attorno allo schermo sono più larghi del normale, il che permette un uso più confortevole con mani guantate.

Lo schermo domina la parte frontale del dispositivo, anche se in modo minore rispetto a quanto avviene per la maggior parte dei Tablet PC per via degli ampi bordi che fanno diventare il sette pollici di Panasonic grosso quanto un normale otto pollici. Come avviene in molti dispositivi ToughPad e ToughBook, il bordo esterno è leggermente più alto dello schermo stesso – questo per permettere all’utente di appoggiare il ToughPad FZ-M1 rovesciato senza che il vetro tocchi la superficie e rischi di rovinarsi; lo schermo è comunque protetto da una pellicola plastica pre-incollata da Panasonic. Osservando dove lo schermo incontra il bordo, è osservabile una piccola fessura: il pannello, come la maggior parte dei componenti del ToughPad FZ-M1, è infatti collegato in modo ammortizzato e non incastrato nella componentistica che lo circonda (e questo particolare é, in ultima analisi, il motivo dello spessore elevato) così da permettere al Tablet PC di resistere a urti e vibrazioni anche estreme. Le fessure non influenzano la resistenza a liquidi e polvere: il Tablet PC è infatti certificato IP65 e risponde a specifiche MIL-STD-810G.

Ad eccezione dei lettori di microSD e microSIM, tutte le porte sono posizionati sui lati e sono protette da sportellini plastici che si bloccano grazie ad un doppio incastro a pressione e scorrimento, fornendo resistenza agli agenti esterni; una più semplice guarnizione a incastro protegge invece i connettori della batteria e i lettori di microSIM e microSD, alloggiati in un comparto a lato della batteria stessa. Nell’unità recensita, che è una delle prime ad essere uscita dalle linee di produzione, è presente un piccolo difetto relativo allo sportellino che protegge la porta dell’alimentazione: nel momento in cui si tiene a lungo l’alimentatore collegato, lo sportellino tende a piegarsi e a non chiudersi correttamente. Il difetto è già stato risolto e risulta assente nelle unità ora commercializzate.

Sul bordo è presente anche la pulsantiera che, come normale per i Tablet PC di Panasonic, non offre semplicemente i pulsanti obbligatori per le macchine Windows 8 ma anche un pulsante personalizzabile; gli angoli sono tutti e quattro forati, per permettere l’aggancio del sostegno a X che permette di tenere in modo saldo il Panasonic ToughPad FZ-M1 con una sola mano.

VOTO PARZIALE: 9/10. Dal punto di vista strutturale il Panasonic ToughPad FZ-M1 risulta essere perfettamente ingegnerizzato per lo scopo che deve eseguire; dal punto di vista estetico riprende la normale estetica ToughPad/ToughBook che dona anche alla vista la sensazione di resistenza estrema offerta dal tatto e dal’uso nella vita reale.

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