DIMENSIONI E PESO
Il primo Tablet PC di Mediacom è un otto pollici e quindi per definizione compatto. Grazie ai bordi laterali particolarmente ridotti la superfice occupata è inferiore rispetto ad altri dispositivi di pari diagonale ma il W810 non è comunque un prodotto che entra agevolmente nella tasca di un cappotto.
Il Mediacom SmartPad W810 fa però ben più di un passo in più rispetto ai principali e più famosi concorrenti. Lo spessore riesce a dimostrarsi più ridotto della media, misurando poco meno di otto millimetri – qualcosa di veramente notevole considerata la fascia di prezzo: siamo addirittura due millimetri in meno rispetto all’ultraeconomico da sette pollici di Hewlett-Packard, l’HP Stream 7.
In particolare il peso, complici i materiali plastici, riesce ad essere decisamente ridotto, vantando solo 310 grammi – ben 85 grammi in meno rispetto all’ottimo Dell Venue 8 Pro 5000 (leggi la recensione completa).
Il risultato è una macchina che si tiene in mano in modo estremamente confortevole (spigoli a parte) e che riesce a farsi dimenticare quando inserita all’interno di una borsa.
VOTO PARZIALE: 9/10. Il Mediacom SmartPad W810 stupisce anche per peso e spessore, riuscendo ad eccellere davanti a concorrenti più costosi e di marchi ben più blasonati – e il risultato è un Tablet PC che non entra nella tasca di un cappotto ma che se ci entrasse si farebbe dimenticare.
PRESTAZIONI
Come la maggior parte dei nuovi Tablet PC compatti anche il Mediacom W810 sfrutta i processori Intel Atom con architettura quad-core Bay Trail, capaci di offrire una esperienza d’uso ottimale e senza rallentamenti.
Dal punto di vista dell’esperienza utente, il processore presente nel Mediacom W810 offre le stesse prestazioni di un qualunque dispositivo Atom di ultima generazione e difficilmente in un utilizzo Office o di navigazione si possono notare differenze con macchine dotate di processori serie Core.
Osservando i test eseguiti con Cinebench 11.5 il processore Intel Atom Z3735G si presenta come uno degli Atom meno performanti, ma in un utilizzo reale questo non si percepisce e il Mediacom SmartPad iPro W810 si dimostra comunque sensibilmente più performante di macchine più costose e complete dotate di processore Intel Celeron come il convertibile HP Pavilion 11 x360 (leggi la recensione completa).
Anche dal punto di vista grafico il Mediacom non brilla, posizionandosi nelle posizioni inferiori della scala ma comunque risultando sufficientemente potente per garantire una buona esperienza utente nella visione di video e di gioco con le “app” del Windows Store.
Al processore Atom è però affiancato un solo GB di memoria RAM – il che crea notevoli problemi nell’uso del Desktop dove l’uso contemporaneo di più applicazioni può facilmente portare a forti rallentamenti: come normale, appena acceso Windows 8.1 richiede almeno 650 MB di memoria RAM e anche solo l’apertura contemporanea di due pagine di YouTube in un qualsiasi browser Desktop può portare ad un ingolfamento del sistema. Nessun problema è invece rilevabile nell’interfaccia Metro/Modern dove Windows 8.1 con Bing offre il meglio di sé, gestendo la memoria in modo più organizzato e liberandola da tutto quello che non è visualizzato sullo schermo.
Le prestazioni del disco eMMC sono abbastanza buone ma limitate dalla sua dimensione: siamo infatti davanti ad un disco da 16 GB complessivi ma al primo avvio sono disponibili 7,08 GB su un disco da 10,6 GB in quanto, nonostante WIMBoot (vedi la sezione “Personalizzazione Software”) il disco di ripristino occupa una partizione decisamente non ridotta del tutto. La dimensione ridotta del disco è decisamente un problema in quanto al momento Windows 8.1 non permette di installare le App del Windows Store su memoria microSD (è comunque possibile installare su microSD i dati e le applicazioni Desktop come Office). Di certo Mediacom dovrebbe valutare l’inserimento della partizione di ripristino in una microSD, come fatto da altre marche.
VOTO PARZIALE: 5/10. Dal punto di vista prestazionale il Mediacom SmartPad iPro W810 è sul limite della sufficienza – ma sul limite inferiore. Il processore Atom di per sé garantisce buone prestazioni e se il singolo GB di RAM è un ostacolo facilmente aggirabile su un dispositivo da otto pollici dove il Desktop si usa comunque poco, il disco da soli 16 GB si riempie troppo in frettta – di fatto quasi già pieno al primo avvio – e questo compromette le prestazioni generali e limita pesantemente l’esperienza utente.