Niente Power Cover, dock e Bluetooth Cover per Surface Pro e Pro 2 in Italia

A lato dell’evento di presentazione del Surface Pro 3 Microsoft Italia parla anche della disponibilità degli accessori dei Surface di prima e seconda generazione: la Power Cover e la stazione di ancoraggio non arriveranno nello Stivale.

Microsoft Italia non porterà nel nostro paese tutti gli accessori per il Surface Pro e Surface Pro 2; nonostante le prime promesse, infatti, la stazione di ancoraggio, il connettore Bluetooth per le tastiere e la Power Cover, la tastiera-custodia con batteria integrata, non verranno mai commercializzati in Italia attraverso il Microsoft Store o i negozi fisici.

Si tratta di una conferma non del tutto inaspettata, in quanto l’ufficializzazione del mancato arrivo viene dopo molti mesi di attesa, attesa che aveva ben preannunciato le reali intenzioni Microsoft. Gli utenti interessati a questi accessori dovranno quindi procedere all’acquisto mediante strumenti come eBay o Amazon USA, dove molti venditori permettono la spedizione verso l’Italia e, complice l’ottimo cambio euro/dollaro, sono presenti interessanti offerte, in particolare per le stazioni di ancoraggio.

Gli utenti interessati potranno dirigersi verso gli acquisti da oltreoceano ma non potranno avere tastiere italiane, in quanto le Power Cover prodotte sono solo in lingua inglese.

Se gli utenti comuni possono dirigersi verso gli acquisti in linea, per le sole aziende, e solo in caso di ordini consistenti, Microsoft è però aperta a ordini legati a particolari progetti.

Articolo di Tablet PC Italia

2 comments / Add your comment below

  1. A parte che l’autonomia del Surface pro 2 mi pare più che rispettabile, soprattutto per gli usi che ne faccio, per cui la power cover non è esattamente tra le mie priorità… ma vogliamo piantarla con questi sterili nazionalismi? Ma che senso può avere una scelta del genere???
    Perché non devo averla? l’hardware è identico!!!
    Cambiano le lettere stampate sui tasti…
    Idem per la docking station.
    La politica della pseudolocalizzazione ha fatto il suo (triste) tempo e dovrebbe finire una volta per tutte.
    Un amico mi ha appena portato da Washington il Surface pro 3, e vi assicuro che sarà identico a quello commercializzato in Europa. Può già da ora essere configurato in lingua italiana e pagato molto ma molto meno in dollari… 😉

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