Riassunto del 2014, vero anno di svolta per i Tablet PC

Il 2014 è stato un anno decisamente particolare per i Tablet PC, un anno di svolta che ha finalmente visto il crollo dei prezzi e una diffusione veramente capillare dei nuovi dispositivi.

Il 2014 si sta concludendo – e dal punto di vista dei Tablet PC è stato un grande anno. I Tablet PC esistono da tanto (di fatto da quando esistono i PC portatili: i primi esempi, basati su MS-DOS, risalgono al 1987) ma per molti motivi sono stati sempre stati prodotti di nicchia, pensati principalmente od unicamente per usi professionali. Finalmente le cose sono cambiate.

Due sono, a parere di chi scrive, i fattori che hanno portato a questo cambiamento. Il primo è stato Windows 8.1. Se Windows 8 era un sistema operativo sotto molti punti di vista veramente pessimo ed estremamente poco intuitivo, che ha creato inutile confusione nel largo pubblico (ma anche a livello aziendale), con l’aggiornamento a 8.1 Microsoft ha cercato di rimettere in primo piano l’esperienza utente. Grazie a Windows 8.1 i Tablet PC sono ridiventati realmente utilizzabili anche per la produttività (anche se a livello di usabilità con la penna risultano ancora più arretrati di Windows Vista) e gli utenti hanno avuto la possibilità di scegliere dispositivi Tablet PC evitando una esperienza utente gonfia di frustrazioni che li avrebbe spinti a passare ad altri dispositivi e sistemi operativi.

Il secondo fattore è Windows 8.1 con Bing, che ha permesso ai produttori di risparmiare il costo delle licenze e di creare un vastissimo numero di prodotti a meno di trecento euro – o anche a meno di cento euro, come l’ottimo HP Stream 7 (il costo delle licenze è sempre stato uno dei grossi problemi dei Tablet PC, ne parlavamo già undici anni fa: Licenza troppo costosa per Windows XP Tablet PC Edition, e i Tablet PC fanno fatica a imporsi). Tablet PC a 150 euro o meno hanno di fatto reso senza senso i tablet con Android e hanno spinto molti produttori che fino ad ora si erano concentrati solo su questi tablet a investire molto sulla piattaforma Tablet PC. L’esempio di Mediacom è sotto gli occhi di tutti: grazie ad un tempismo perfetto e al supporto diretto di Microsoft Italia ed Intel Italia nel giro di tre mesi la società italiana ha venduto decine di migliaia di Tablet PC.

Per quanto riguarda il mercato italiano il 2014 è stato di fatto dominato da due produttori: ASUS e Microsoft. Le due società hanno dominato in modo estremamente diverso: ASUS ha dominato con il Transformer Book T100 (risultando quasi invisibile con tutto il resto della sua pur vasta gamma) non per merito ma semplicemente per assenza di concorrenti (assenza o ritiro – il 2014 andrà ricordato anche per l’uscita di scena di Samsung e Sony): il T100 è uno dei Tablet PC più venduti di sempre, venduto a livello globale nelle varie versioni in quasi un milione di unità, perché privo di veri difetti ma soprattutto perché dotato di un rapporto qualità-prezzo che gli altri produttori hanno raggiunto solo a fatica – il dominio ha iniziato ad infrangersi solo a nove mesi dal suo lancio, con l’arrivo dell’Acer Aspire Switch 10.

Microsoft ha invece dominato per pieno merito: il Surface Pro 3 è uno dei migliori Tablet PC mai creati, fortemente incentrato sulla penna e capace di offrire una esperienza utente decisamente superiore alla media (e continua a migliorare grazie ad aggiornamenti costanti sul lato software) – nel Surface Pro 3 Microsoft sta decisamente mettendo il meglio di sé. Senza alcun dubbio il Surface Pro 3 è il miglior Tablet PC del 2014 e il dispositivo che meglio sottolinea il “Rinascimento dei Tablet PC” che sta avvenendo negli ultimi anni.

Il resto dei produttori ha passato un anno decisamente sottotono, preferendo aggiornare o rendere più sottili i vari dispositivi senza però innovare veramente (Lenovo e Fujitsu sono due esempi perfetti). Dell e Toshiba hanno presentato prodotti interessanti (va sicuramente ricordato il convertibile Dell Inspiron 13 serie 7000) ma il vero leone è stata Panasonic che, nel 2014 ha allargato ancora la sua gamma di Tablet PC e vanta ora un incredibile numero di dispositivi estremamente diversi ed estremamente validi che vanno dai sette (ToughPad FZ-M1) ai venti (ToughPad 4K) pollici, quasi tutti dotati di penna. HP ed Acer hanno rialzato la testa dopo aver lasciato ASUS dominare con il T100 – HP è ancora al principio di questa risalita (dispositivi come il Pavilion 11 x360 sfiorano la sufficienza e il buon Pavilion 10 x2 scende a compromessi troppe volte) e deve percorrere ancora molta strada per tornare tra i protagonisti mentre Acer si è rialzata alla grande dopo anni di prodotti mediocri (come gli Aspire W5), pessimi (Aspire W3) o al limite dell’esercizio di stile che privilegia estetica all’usabilità (senza andare a scomodare l’assurdo Acer Iconia a doppio schermo del 2010 il molto più recente Acer Aspire R7 può essere considerato un buon esempio) arrivando a produrre i notevolissimi Aspire Switch 10, Aspire Switch 11 ed Aspire R13 che devono migliorare l’autonomia ma che, in diverse configurazioni, sono anche dotati di digitalizzatore attivo Synaptics.

Proprio Synatpics, insieme ad ASUS e Microsoft, è stata la terza grande protagonista del 2014. Dopo essere entrata nel mondo dei Tablet PC fornendo i digitalizzatori per i Tablet PC di Dell usciti a fine 2013 (Venue 8 Pro e Venue 11 Pro) la società californiana co-fondata dal vicentino Federico Faggin si è inserita anche nei più recenti dispositivi Acer ed Hewlett-Packard fornendo un costante supporto ai suoi clienti che la ha portata, a un anno dall’entrata nel mercato, a risolvere i problemi e ad offrire una qualità paragonabile a quella Wacom (Dell introduce la nuova Venue Active Stylus 750-AAHC, Synaptics come Wacom). Grazie a Synaptics l’inchiostro digitale di qualità è ora presente anche sui dispositivi economici – e scrivere a mano sullo schermo inizia ad essere pratica veramente diffusa.

Insomma, il 2014 è stato un anno di svolta. Molte delle innovazioni che ha portato – Tablet PC a prezzi ridicolmente bassi, ritorno dell’attenzione Microsoft verso la penna, grandi quantità di Tablet PC nei negozi – sono destinate a rimanere e senza dubbio il rischio di un’era “post-PC” è svanito. Molte cose, però, sono cambiate e l’abbassamento dei prezzi (con conseguente riduzione del profitto), così come la sempre più inesistente distinzione tra prodotti business e consumer, creerà molti problemi alle aziende che non sapranno innovarsi e re-inventare la loro offerta. Il 2014 è quasi finito, il 2015 per molti non sarà in discesa.

Articolo di Tablet PC Italia