Microsoft ufficializza agli azionisti il Surface Mini – ma non lo venderà

Per la prima volta, Microsoft parla ufficialmente del mancato lancio del Surface Mini citando, nel documento di analisi fiscale per la commissione di vigilanza della Borsa Valori, come questo abbia influenzato i ricavi.

Quando, durante l’evento dello scorso 20 maggio, Microsoft non ha presentato un Surface Mini ma un inaspettato Surface Pro 3 in molti si sono stupiti. Le voci di un piccolo dispositivo dotato di penna e sistema operativo Windows RT 8.1 si erano ripetute e lo stesso invito Microsoft per la stampa lasciava apertamente intuire la presentazione di qualcosa di dimensioni ridotte.

Microsoft non ha mai parlato apertamente del Surface Mini – l’unico riferimento proveniente dalla casa di Redmond era presente nella prima versione del manuale utente del Surface Pro 3, dove si evidenziava come il modello più piccolo, mai presentato o visto, fosse dotato della stessa penna N-Trig presente sul Surface Pro 3. Nell’annuale documento indirizzato alla United States Securities and Exchange Commission, l’equivante statunitense della italiana Consob, Microsoft parla per la prima volta in modo ufficiale di quello che sarebbe stato un nuovo modello. 

In particolare viene detto che

Il segmento D&C Hardware è stato rinominato, nel quarto quadrimestre dell’anno fiscale 2014, Computing and Gaming Hardware. Il ricavo di Computing and Gaming Hardware è aumentato di 274 milioni di dollari, ovvero il 23%, spinto dai maggiori ricavi dei Surface e della piattaforma Xbox. Il margine lordo è aumento di 665 milioni di dollari rispetto a quello dell’anno precedente, che includeva i costi relativi alle modifiche di prezzo dei Surface RT invenduti. Il presente calcolo delle entrate include i costi relativi alla gestione dell’inventario dei Surface dovuti alla transizione verso una nuova generazione di prodotti e alla decisione di non immettere nei negozi un nuovo formato (nel testo origianalea decision to not ship a new form factor“).
Il ricavo dei Surface è stato di 409 milioni di dollari, spinto dalla nostra seconda generazione di dispositivi, Surface 2 e Surface Pro 2, e dal recente lancio del Surface Pro 3.

Il documento parla in modo chiaro, affermando che il nuovo formato non è stato spedito – e che quindi era già arrivato alle linee di produzione; la decisione di non presentare il Surface Mini è quindi arrivata nei giorni immediatamente precedenti all’evento di New York ed è quasi sicuramente fortemente voluta da Satya Nadella, nuovo CEO di Microsoft che ha sostituito Steve Ballmer il 2 febbraio, 40 giorni prima del lancio ufficiale dei nuovi Surface.

Molto probabilmente il Surface Mini è stato bloccato in quanto dotato di sistema operativo Windows RT 8.1 – un sistema operativo che, come ricorda il documento di Microsoft, lo scorso anno ha fatto perdere a Microsoft 900 milioni di dollari a causa dei dispositivi Surface RT rimasti invenduti. La decisione di non vendere il dispositivo già prodotto lascia comunque molto perplessi, in quanto Microsoft ha di certo investito cifre considerevoli nello sviluppo e nella costruzione di qualche migliaio di dispositivi. Vendere il prodotto, pur scegliendo di non proseguire la produzione, sarebbe però stato per Microsoft impegnativo dal lato del supporto tecnico – senza tener conto che il nuovo prodotto sarebbe apparso come un flop.

Articolo di Tablet PC Italia
Fonte | U.S. Securities and Exchange Commission

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